Ciaikovski e Debussy

Nel 1880 Claude Debussy ha solo 17 anni e sta completando gli studi in Conservatorio. Il suo maestro di pianoforte lo segnala alla ricca mecenate russa madame Nadezhda von Meck, che aveva già messo sotto la sua ala l’ormai affermato compositore russo Piotr Ilic Ciaikovski. La von Meck vuole fare un viaggio in Italia con i figli e cerca un musicista che possa impartire loro lezioni di musica. Ingaggia il giovane pianista e compositore francese, il violinista russo Pachulsky e il suo connazionale, il violoncellista Danilchenko. Ogni sera i tre musicisti fanno musica per una donna che di musica capisce e che sa riconoscere il talento dei musicisti. È sulle morbide colline di Fiesole, alle porte di Firenze, che Debussy scrive di getto il Trio in Sol maggiore. Il Finale, appassionato, è semplicemente travolgente, trabocca l’irrefrenabile slancio adolescenziale verso la vita. Debussy non è ancora Debussy, ma è già un gigante. Quattro anni dopo vincerà il prestigioso Prix de Roma e scriverà il suo nome nei libri di storia della musica.
Il cd allegato in aprile a Suonare news, in edicola questo mese, presenta il celebre Trio in La minore di Ciaikovski e il raro, e splendido, Trio in Sol maggiore di Debussy.
Ad eseguirlo in modo impareggiabile sono la violinista Daniela Cammarano, il violoncellista Amedeo Cicchese e il pianista Alessandro Deljavan.
Ascoltarli suonare è un trionfo di felicità.
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